NVIDIA presenta Blackwell: un salto importante nel mondo delle GPU per il calcolo computazionale.
È un po' una bomba nel mondo tecnologico: una piattaforma che promette di rivoluzionare il computing come lo conosciamo.
Spiegami un po’ questa cosa delle GPU.
L’intera industria dell’Intelligenza Artificiale si basa su un certo tipo di processori: le GPU (per la verità usa anche gli FPGA, ma oggi mi limito a parlarti del primo tipo). Sono cpu molto performanti ma poco flessibili. Ottime per compiuti specifici e scarse per attività impreviste. Fino a qualche anno fa erano utilizzate principalmente per la grafica dei videogiochi (la “G” in GPU sta per Graphics), poi sono state applicate ad altri contesti “verticali” come il mining su blockchain e i sistemi di Intelligenza Artificiale. Ed ecco che la loro diffusione (e la valutazione di mercato di NVIDIA e AMD) è esplosa.
Quest’ultima proposta di NVIDIA rende possibile lavorare su modelli AI con trilioni di parametri. È ciò che Blackwell, con il suo nuovissimo GPU, si prefigge di fare, aprendo le porte a innovazioni in campi che vanno dalla simulazione ingegneristica al design di farmaci assistito da computer, dalla computazione quantistica all'AI generativa.
Sei tecnologie rivoluzionarie
Tra queste, spiccano i nuovi Tensor Cores e il compilatore TensorRT-LLM, capaci di tagliare i costi operativi e il consumo energetico dell'inferenza LLM fino a 25 volte. Esatto, Blackwell promette di far girare modelli AI di grande scala con un'efficienza mai vista prima.
E non finisce qui: Blackwell ha già conquistato il cuore dei giganti del cloud, dei produttori di server e delle principali compagnie AI, con nomi del calibro di Amazon Web Services, Dell Technologies, Google, Meta, Microsoft, OpenAI, Oracle, Tesla e xAI che ne testimoniano il potenziale rivoluzionario.
Una delle chicche di Blackwell è la sua capacità di gestire calcoli matriciali con numeri in virgola mobile larghi solo 4 bit, un'autentica magia per precisione ed efficienza. E poi c'è NVLink, la quinta generazione della tecnologia di interconnessione di computer NVIDIA, che fa volare i dati tra i GPU a una velocità di 1.8 terabyte al secondo. È proprio questa capacità di comunicazione ad alta velocità a rendere possibile la costruzione di computer di grande scala, pronti a gestire modelli neurali con trilioni di parametri.
E per chi pensava che NVIDIA si fosse fermata qui, ecco il DGX SuperPOD con i superchip NVIDIA GB200 Grace Blackwell. Questo colosso è pensato per l'AI generativa su scala di trilioni di parametri, un vero e proprio mostro di potenza computazionale.
Aumentare le performance riducendo il consumo?
IEEE spiega come il superchip GB200 Grace Blackwell promette prestazioni fino a 30 volte superiori nelle inferenze LLM rispetto alle generazioni precedenti, preannunciando un'era di trasformazione nel computing con applicazioni che potrebbero estendersi fino ai prodotti per il gaming. E promette di farlo con costi energetici minori.
In sintesi, la piattaforma Blackwell di NVIDIA è più di un passo avanti: è un gigante che si appresta a cambiare il gioco nella tecnologia computazionale, promettendo efficienza, prestazioni e scalabilità senza precedenti per le applicazioni AI. L'entusiasmo delle grandi aziende e il suo potenziale rivoluzionario non fanno che confermare l'importanza di Blackwell nella continua evoluzione del computing.
Brevi Accelerazioni
Pfzier, quelli dei farmaci, hanno lanciato “Charlie” una piattaforma AI per coordinare tutte le attività di marketing e content creation della multinazionale.
Da ieri YouTube ha imposto ai creatori di filmati AI di identificare tali contenuti come “Generati da Intelligenza Artificiale”. In particolare i video da “etichettare” sono quelli che fanno dire qualcosa di diverso ad una persona, scene alterate di eventi e luoghi reali e scene realistiche di eventi che non sono accaduti.