La blockchain è, forse, la più importante tra le innovazioni che non hanno ancora un’adozione di massa. Per questo parlarne ora è doppiamente importante. Ti consente di capire meglio il tessuto del mondo che sta arrivando e ti fornisce un punto di vista “in anticipo” rispetto ai tempi. Prima, però, togliamoci dai piedi alcuni preconcetti …
La blockchain è più del “prezzo”
Se stai leggendo queste righe è, probabilmente, anche perché si è tornato a parlare dell’implementazione più conosciuta, cioè Bitcoin. E se ne parla perché il prezzo di cambio tra Bitcoin e Dollaro ha raggiunto una nuova vetta (cioè quasi $ 74.000 il 14 Marzo 2024). Questo parametro ci racconta poco della tecnologia, limitandosi a mostrare l’opinione che il pubblico ne ha.
È una roba usata dalla malavita
La blockchain, in se, è solo una tecnologia. Bitcoin è pseudonimo, piuttosto che anonimo. Anche se la rete non richiede agli utenti di identificarsi per nome, tutta l'attività di transazione da qualsiasi indirizzo è pubblicamente visibile. La pseudonimia di Bitcoin ha effettivamente facilitato l'applicazione della legge, come quando l'FBI è stata in grado di identificare Ross Ulbricht come la mente dietro il mercato del dark web Silk Road , in parte collegando l'attività on-chain agli account del mondo reale.
La blockchain viene utilizzata solo per Bitcoin
Un po’ si e un po’ no. Un po’ no perché la tecnologia blockchain è già utilizzata, quotidianamente, per tracciare la catena di produzione del cibo o quella dei farmaci, per garantire operazioni di voto democratico e sicuro, per offrire servizi di certificazione della residenza (in Estonia).
Ma un po’ si, perché è innegabile che la vastissima maggioranza degli utilizzi di questa tecnologia sia legata al mondo finanziario e all’infrastruttura Bitcoin (e, in seconda battuta, Ethereum).
Il futuro prossimo è la sua casa.
La blockchain farà da fondamenta per alcune delle innovazioni più rilevanti del 21° secolo. Charles Hoskinson, il fondatore di Cardano, una delle criptovalute più interessanti, lo spiega molto bene qui (occhio siamo sui 45 minuti di video, ma potrebbero essere tra i più importanti 45 minuti in cui ti imbatterai su YouTube).
In brevissimo dice che …
… l’evoluzione scardinante offerta dall’Intelligenza Artificiale, dai Computer Quantistici, dalla Biologia di Sintesi e dalla Nanotecnologia, richiederà una garanzia di “autorevolezza” e “tracciamento”. Certificare un’informazione come valida sarà il tema dei prossimi decenni. Come fare?
La blockchain è la risposta.
Immaginala come un enorme libro mastro digitale, aperto a tutti ma incredibilmente sicuro, dove ogni pagina (o "blocco") contiene una lista di transazioni. Ogni volta che una nuova transazione viene effettuata, viene registrata nel prossimo blocco, verificata da una rete di computer (chiamati nodi) e, una volta approvata, aggiunta alla catena di blocchi esistenti in modo indissolubile. Questo processo crea una catena di blocchi, o "blockchain", che è trasparente, immutabile e decentralizzata.
L’informazione che viene memorizzata può essere di qualsiasi genere. In questi giorni è quasi sempre una transazione (tipo “Michele ha dato 1 Bitcoin a Natalie Portman”). Questa asserzione non potrà essere più modificata, sarà verificabili da chiunque e nessun tentativo di censura avrà effetto. Il libro mastro è reso sicuro a livello crittografico senza richiedere garanti di terze parti.
Ok, ma perché “ci si fanno i soldi”?
A parte che è fuorviante dirlo vista la grande volatilità del valore di Bitcoin & Co. (tipo che oggi, marzo 2024, Bitcoin sembra un grande investimento, ma dopo il mese di Novembre 2021 ha perso più del 60% del suo valore. SBAM! Quindi, ecco, dipende), ma il creatore del protocollo (o il team che si nasconde dietro al nome di) Satoshi Nakamoto ha progettato il suo algoritmo facendo in modo di retribuire chi sceglie di mantenere viva la rete di computer che condividono il libro mastro. Queste figure prendono il nome di “miner” e ricevono in cambio del “lavoro” monete (o parti di moneta).
Ah giusto, come facciamo con tutta l’energia che viene consumata da Bitcoin?
Vero, è una questione da affrontare. Ma andrebbe affrontata su dati condivisi e verificabili. Inoltre servono numeri relativamente precisi. Per dire che il monitoraggio che ne fa l’università di Cambridge indica una forbice di stima tra 85,6 TW annui ad un incredibile 508 TW annui. È difficile avere un’opinione netta in merito.
Per confronto il consumo energetico per lo streaming video è sicuramente attorno ai 200 TW/anno.
Inoltre molte criptovalute (tra cui Ethereum, la seconda per capitalizzazione dopo Bitcoin) sono passate ad un meccanismo diverso: invece di investire “lavoro” (cioè computer accesi) si chiede ai miner di mettere a disposizione un certo quantitativo delle proprie monete. Questo porta il consumo di energia a quasi zero.
Riassumendo: perché la Blockchain è importante, oggi?
1. Sicurezza: La blockchain è costruita su principi crittografici che garantiscono l'integrità e la sicurezza delle transazioni. Una volta aggiunta alla blockchain, un'informazione non può essere alterata o cancellata senza il consenso della maggior parte della rete, rendendo il sistema estremamente resistente a frodi e hacker.
2. Trasparenza: Tutte le transazioni sulla blockchain sono visibili a chiunque utilizzi la rete. Questo livello di trasparenza può aiutare a costruire fiducia tra le parti in un'epoca dove la privacy e la sicurezza dei dati sono preoccupazioni crescenti.
3. Decentralizzazione: A differenza dei sistemi tradizionali, dove i dati sono custoditi e controllati da un'entità centrale (come una banca o un governo), la blockchain è distribuita su migliaia di computer in tutto il mondo. Questo riduce il rischio di manipolazione dei dati e promuove un sistema più democratico e equo.