Il browser che uso ogni giorno non è Chrome (e neanche Safari)
E nemmeno Firefox. E no, non è Brave. Cosa? Edge? Ma scherzi.
The Browser Company è una startup fondata qualche anno fa da Josh Miller and Hursh Agrawal. Nel 2022 ha lanciato "Arc", un nuovo browser web. Tecnicamente si basa su Chromium, lo stesso motore che batte nel cuore di Chrome. Quindi perché parliamo di questo coso? E perché io lo sto utilizzando con grande piacere (quasi) dalla data del lancio?
Un approccio nuovo e coraggioso
Si, Arc ha numerose feature che lo rendono sinceramente migliorativo rispetto a qualsiasi altra “finestra web con le tab sopra”, ma quello che si respira utilizzandolo è che alle spalle c’è un’idea scardinante. Ripensare al browser come ad un vero e proprio sistema operativo per il web.
Arc mira ad essere la piattaforma che mi identifica e che giustifica la mia interazione con internet e con le varie AI. E lo fa sapendo che alcune strade si riveleranno dei vicoli ciechi. Ecco due o tre highlights:
1) Un'Interfaccia Utente Rivoluzionaria
Al primo avvio, ciò che colpisce di Arc è la sua interfaccia utente pulita e intuitiva. Lontano dall'aspetto standard dei browser tradizionali, Arc introduce un layout che mira a migliorare l'efficienza e l'esperienza complessiva dell'utente. Con barre degli strumenti personalizzabili e funzionalità di raggruppamento delle schede, il browser offre un approccio organizzato alla navigazione web, rendendo più semplice tenere traccia delle proprie attività online.
Funzionalità all'Avanguardia
Arc non si limita a essere solo un "bel viso". Dietro il suo design accattivante si nascondono funzionalità all'avanguardia che lo distinguono dalla concorrenza. Una di queste è la possibilità di annotare direttamente sulle pagine web, salvare snippet di informazioni e condividerli facilmente con il proprio team o amici. Questo lo rende uno strumento ideale per la collaborazione online e la ricerca.
Integrazione Profonda con Servizi Web
Un altro punto di forza di Arc è la sua integrazione profonda con una varietà di servizi web, dai gestori di attività ai calendari, fino alle piattaforme di messaggistica. Ciò permette agli utenti di accedere ai propri strumenti preferiti direttamente dal browser, senza dover passare da una scheda all'altra o da un'applicazione all'altra. Questa caratteristica non solo migliora la produttività, ma trasforma Arc in un vero e proprio hub digitale per la vita online. La visione per l’integrazione AI si è già inserita in questo solco con Chat GPT-4 che viene utilizzato in Arc Max, una serie di servizi che consentono, tra le altre cose, di “riassumere” le pagine, rinominare i file scaricati e dare un titolo “parlante” alle tab.
Ma la sorpresa più grande sta da un’altra parte …
Un’azienda sinceramente trasparente
Da qualche mese The Browser Company ha iniziato a presentare concept, prototipi, roadmap e nuove feature utilizzando un metodo vecchio ma in modo assolutamente disruptive: i videolog.
Josh e gli altri, raccontano la vision dell’azienda attraverso dei filmati YouTube che si contraddistinguono da tutto il resto non solo (o non tanto) per il mood stiloso e piacevole, ma, soprattutto, per l’estrema sincerità con la quale raccontano le loro scelte, non vergognandosi di ammettere quando sbagliano o indicando che alcune strategie potrebbero non funzionare.
In questo modo ti senti indubbiamente parte dell’esperienza. Un po’ come ai tempi dei primi Macintosh o di, per chi se lo ricorda, Hypercard. Una banda di piccoli pirati coraggiosi.
Ah, Arc per il momento è solo per Mac. Una versione Windows è in lavorazione.
Se vi va di provarlo cliccate qui.
Brevi Accelerazioni
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