È in arrivo il WWDC. Ad Apple riuscirà il suo solito trick?
Cioè, prendere una tecnologia emergente con qualche implementazione, e trasformarla in qualcosa di funzionale nel suo ecosistema? Si, parliamo della AI.
Il WWDC 2024 , cioè la Worldwide Developer Conference, la conferenza degli sviluppatori di Apple, in programma dal 10 al 14 giugno, è attesa con trepidazione per una serie di buone ragioni. Vediamo cosa bolle in pentola, esplorando voci di corridoio e annunci ufficiali.
Novità Software in Arrivo
iOS 18
Integrazione AI Generativa: si vocifera che iOS 18 sarà un aggiornamento significativo, puntando molto sull'integrazione dell'intelligenza artificiale generativa. Questo potrebbe significare una Siri potenziata dall'AI generativa, insieme a nuove funzionalità AI per iWork, Apple Music, Xcode, Messages e altro ancora. Immaginate di chiedere a Siri di comporre una mail o un riassunto di una riunione, e lei che esegue alla perfezione.
Sembra che Apple introdurrà capacità AI generative direttamente sui dispositivi, inclusi iPhone, iPad, MacBook e Mac. Preparatevi a creazioni AI locali senza precedenti.
Anche gli altri OS sono in festa
Non mancheranno aggiornamenti per macOS, watchOS, tvOS e visionOS, con visionOS 2 in particolare che riceverà il suo primo grande aggiornamento.
E per l’hardware?
Anche se il WWDC è principalmente un appuntamento software, circolano speculazioni su possibili annunci hardware:
Chip M3 Ultra: circolano voci sull'annuncio del chip M3 Ultra, destinato a equipaggiare i nuovi modelli di Mac Studio e Mac Pro. Questo chip da lavoro dovrebbe offrire prestazioni nettamente superiori rispetto ai suoi predecessori.
Nuovi Modelli di Mac: potrebbero arrivare aggiornamenti per Mac Studio e Mac Pro con chip M3 Ultra, per deliziare il pubblico degli sviluppatori con GPU potenziate e altri miglioramenti delle prestazioni.
E se il trucco, stavolta, non funzionasse?
Apple dovrebbe delineare la sua strategia AI per tenere testa a colossi come Google e Microsoft. Potremmo assistere a annunci relativi all'AI generativa su dispositivo e alla possibilità di un App Store AI, offrendo agli utenti la scelta tra vari chatbot.
Il trick di cui parlavo nel titolo, però, stavolta potrebbe non funzionare. Apple, storicamente, riesce a prendere tecnologie esistenti ma ancora un po’ grezze e promuoverle in “primo piano”. Gran parte delle idee di usabilità di Mac Os arrivano da proposte nate su altri sistemi operativi (un esempio sono i desktop virtuali di Linux). Apple sa come migliorare queste idee integrandole con il resto del suo ecosistema. L’AI, però, non è un’idea embrionale. Si tratta di una tecnologia a fortissima spinta innovativa già presente nell’immaginario collettivo e che sta cambiando gli stili di vita quotidiani di moltissime persone. Player come OpenAI sono dei nomi che il pubblico conosce. Apple potrebbe, forse, arrivare troppo tardi per spostare l’attenzione su di se raccontandosi come agente innovatore in questo segmento.
Lo scopriremo solo vivendo?
Brevi Accelerazioni
Mikhail Parakhin, capo di Bing e delle attività pubblicitarie di Microsoft, si è dimesso in seguito alla riorganizzazione aziendale dovuta all'ingresso di Mustafa Suleyman, co-fondatore di DeepMind, per guidare gli sforzi di intelligenza artificiale consumer dell'azienda.
Esistono bambole AI che offrono compagnia e supporto emotivo a persone anziane, comprese quelle con demenza, migliorando la qualità della vita attraverso interazioni e attività interattive. Nonostante i benefici come riduzione dell'agitazione e aumento dell'engagement, vi sono preoccupazioni sull'infantilizzazione e l'attachement eccessivo, che richiedono ulteriori studi sull'impatto e le implicazioni etiche.