Apple fa spesa di funzionalità AI acquisendo DarwinAI
Ebbene sì, Apple ha messo le mani su DarwinAI, una startup canadese specializzata in intelligenza artificiale.
Si tratta di un passo calcolato all’interno della strategia più ampia di Apple per potenziare le sue capacità in AI, con un occhio di riguardo al boom del generative AI previsto per tutto il 2024.
DarwinAI brilla nel rendere i sistemi AI più compatti e veloci, una mossa che si allinea perfettamente con l'obiettivo di Apple di gestire l'AI sui dispositivi, per tenere alta la bandiera della privacy invece di appoggiarsi completamente al cloud.
Un bel gruppo di menti brillanti di DarwinAI, incluso il noto ricercatore AI Alexander Wong, ha già fatto il salto nel dipartimento AI di Apple. Wong, nello specifico, è stato promosso a direttore del reparto Machine Learning.
Cosa fa (o faceva) DarwinAI?
La tecnologia di DarwinAI, pensata per controllare visivamente i componenti in fase di produzione, promette di dare una spinta significativa ad Apple in diversi settori, risultando particolarmente preziosa per le app AI che girano direttamente sui dispositivi
Si dice che Apple sia in procinto di svelare un bel po' di funzionalità AI con il lancio di iOS 18, inclusa una Siri rinvigorita e nuove funzioni AI in Messages, iWork, Apple Music e non solo. La compagnia sta anche incorporando l'AI in Xcode e nel servizio clienti. Tim Cook ha fatto intuire che il 2024 sarà l'anno di sviluppi importanti nell'AI generativa da parte di Apple, parlando delle possibilità trasformative che si apriranno per gli utenti.
Per quanto riguarda i dettagli finanziari dell'acquisizione, Apple mantiene il riserbo, ribadendo il suo classico commento sulle acquisizioni: compra di tanto in tanto compagnie tecnologiche più piccole, senza entrare nei dettagli dei piani o degli obiettivi.
Brevi Accelerazioni
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